"Tutti i giorni le api e il mio mestiere mi danno la possibilità di far capire ai miei tre splendidi figli cos’è la natura e la vita. Apro l’arnia e subito sono avvolta dal profumo e dal rilassante ronzio di questa surreale atmosfera d’un ciclo di vita perfetto".
Viviana Micheluzzi, uccisa dal marito a Castello-Molina di Fiemme martedì 29 marzo 2022, aveva creato molti anni fa, l'apicoltura "I Dolci Sapori del Bosco", azienda di famiglia.
"Mi chiamo Viviana, mamma di tre splendidi figli (Oscar, Ivan e Niko). Tutti i giorni le api e il mio mestiere mi danno la possibilità di far capire a loro cos’è la natura e qual’è il modo migliore di viverla. Giorno dopo giorno continuo ad approfondire e migliorare le mie conoscenze in apicoltura, mettendole in pratica nella mia azienda. Le api sono un patrimonio da coccolare e difendere".
"Ricordo all’età di 6-7 anni quando prendevo in mano api e bombi, provavo a portarli in piccole cassette". Si era anche trasferita a Praga per studiare le tecniche di allevamento e selezione di quei laboriosi insetti che lei chiamava "le mie monelle". Aveva scelto di praticare il nomadismo negli alpeggi incontaminati della val di Fiemme, un'apicoltura naturale volta a conservare antiche tradizioni e tutelare l'ambiente.
"La nostra azienda - spiegava - si basa sulla collaborazione familiare e le piccole dimensioni della nostra apicoltura ci permettono di lavorare i nostri prodotti ancora con tecniche antiche, conservando la tradizione ed il lavoro artigianale".